Prima di tutto è importante parlare nuovamente delle modalità d’assunzione perché ci aiuta a fotografare meglio la situazione, abbiamo recuperato questa prima parte dalla risposta alla domanda: “è più pericoloso l’oppio o l’eroina?”.
(…) L’eroina viene assunta per vie diverse: viene iniettata endovena, viene fumata, viene sniffata. La velocità di assorbimento e, quindi, d’azione decresce dalla via endovenosa allo sniffo e con essa la tossicità acuta.
Un discorso a parte va fatto per quanto riguarda la dipendenza. Una maggiore velocità di azione ne aumenta la velocità di instaurazione. Ma c’e un rovescio della medaglia che ci insegna l’esperienza dei Sert: la presa di coscienza della propria dipendenza, e delle problematiche che ne conseguono, è meno forte in una persona che fuma una sostanza rispetto a chi se la inietta. Questo anche in conseguenza della comune immagine sociale per cui il tossicodipendente è soltanto uno che “si buca" (…).
E’ molto difficile aiutare qualcuno che non riconosce di avere un problema o che non lo vuole affrontare, questo può essere frustrante e farti sentire impotente o inadeguato nel gestire la situazione. Spostiamo per un attimo il discorso su di te: sarebbe importante che tu potessi parlare e condividere la tua preoccupazione con altre persone (amici, familiari…) per evitare di caricarti eccessivamente di una sorta di responsabilità rispetto a comportamenti che non hai scelto tu e che purtroppo non puoi controllare. Puoi continuare a stargli accanto senza essere complice, facendogli capire che se ha bisogno tu ci sei.
La scelta di farsi aiutare deriva dalla consapevolezza che si sta vivendo una situazione problematica, che condiziona fortemente la qualità della propria vita.
La nostra risposta è volutamente generica in quanto non conosciamo la situazione: ad esempio quanti anni ha il tuo amico?, da quanto tempo consuma eroina?, la consuma insieme ad altre sostanze?
Puoi riscriverci descrivendo comportamenti specifici che non sai come affrontare, in modo da poterti aiutare a capire cosa fare.
Risposta: